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Il viaggio americano di Majakovskij si compie dal luglio all'ottobre del 1925; un viaggio da tempo accarezzato, interrotto e rimandato a causa delle difficoltà incontrate nell'ottenere il visto per gli Stati Uniti. Majakovskij descrive dettagliatamente le sue impressioni: dai diciotto giorni di navigazione, alla sosta a L'Avana, al Messico delle corride truculente, delle pistole facili e dell'amico comunista Morene, di cui apprenderà l'uccisione quando sarà già negli Stati Uniti. Ma sono questi ultimi la vera meta del viaggio, e non solo perché Majakovskij è il primo poeta della Russia sovietica in visita 'ufficiale' nell'impero del capitalismo, ma anche e soprattutto perché è il poeta futurista che ha cantato Chicago ancor prima di recarvisi, che adora Broadway e considera le stazioni di New York "uno dei grandiosi panorami del mondo".